Villa Salterio Erker
Questa villa racchiude intrecci di storie di vita e arte che giungono fino a noi sulle note del suo più illustre abitante, il compositore di musica lirica Vincenzo Bellini (1801-1835) che frequenta per diversi anni Moltrasio. La villa con il suo grande parco, negli anni passa in proprietà a diverse famiglie. Dal Barone Filippo Durini, nel 1820 viene acquistata dai Salterio che la affittano ai milanesi Cantù per la villeggiatura della loro figlia Giuditta. Nel 1885 diventa proprietà della famiglia Gallone fino alla seconda metà del XX secolo, quando viene acquisita dagli austriaci Erker Hocevar.
Torrente Arbusél
Il torrente Arbusél deve il suo nome alla traduzione dialettale del termine “arboscello”, cioè piccolo arbusto/rametto, a significare la brevità del suo corso. Si forma dalla confluenza dei torrenti Borascia e Orivo provenienti dai monti sopra Moltrasio. La parte di corso d’acqua che attraversa il paese percorre Moltrasio in maniera perlopiù nascosta fra fenditure rocciose e mura di cinta di proprietà private. Precipita quindi, con un suggestivo salto, sotto le case del borgo per proseguire la sua corsa ancora visibile per un breve tratto. Si mischia alle acque del Pizzallo per gettarsi, infine, nel lago.
Fontanella
Una delle 30 fontanelle con acqua potabile presenti sul territorio di Moltrasio. La costruzione delle prime fontanelle risale alla fine del XIX secolo, a seguito dell’inaugurazione dell’acquedotto comunale, con la principale funzione di portare acqua potabile nelle varie frazioni del paese. Venivano, inoltre, utilizzate per dissetarsi durante il cammino, soprattutto nelle giornate calde. Alcune fontanelle, negli ultimi anni, sono state restaurante grazie al contributo di Associazioni e privati.
Lavatoio e fontanella
Uno dei principali lavatoi situati a Moltrasio e utilizzati per lavare i panni. Risale all’inizio del XX secolo, costruito a seguito dell’inaugurazione dell’acquedotto comunale, da cui riceveva l’acqua. Il lavatoio è situato a ridosso di Piazza Umberto I, nella cosiddetta “Valle dei Molini”, poco sopra l’alveo del torrente Pizzallo. Gli ultimi utilizzi risalgono agli anni ’80 del XX secolo.
Cooperativa Moltrasina
La Cooperativa Moltrasina venne costituita il 10 agosto 1902: davanti al notaio si presentarono 130 uomini moltrasini, per la maggior parte muratori. Fu fondata con lo scopo di acquistare e vendere prodotti alimentari a costo ridotto in tempi segnati da grande povertà. Nel 1907 le molte adesioni misero in grado la Cooperativa di acquistare un nuovo stabile e di realizzare due campi per il gioco delle bocce. Nel 1952 diventò anche punto di ritrovo per il gioco delle carte e la morra. Attualmente il bocciodromo è stato convertito in un grande spazio per ospitare attività sociali di vario genere.
Chiesa e Piazza San Martino
Piazza S. Martino e la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Martino e Agata sono strettamente connesse, non solo perché contigue e recanti lo stesso nome, ma perché l’una ha determinato modificazioni nell’altra, fino a giungere all’attuale conformazione. Fino al 1923, infatti, la chiesa si presentava collegata all’allora casa comunale, tramite un “cuert” (portico). A partire dal 1935 iniziarono i lavori di costruzione della piazza, e dell’attuale via Roma, dove una volta sorgevano i cosiddetti ponti di Borgo, e di ampliamento della chiesa, dovuti principalmente all’aumento della popolazione.
Scuola dell’infanzia
L’attuale edificio della Scuola dell’Infanzia è frutto di un percorso iniziato nel 1872 con la presa di coscienza del Cav. Besana della necessità di un luogo per raccogliere i bambini abbandonati sulle vie. Il 20 luglio 1879 viene inaugurato l’Asilo Infantile di Carità. Poco dopo, il comune, con il contributo di benefattori, avvia la costruzione di un nuovo fabbricato, più adatto alle esigenze scolastiche, per accogliere i bambini dell’asilo e della Scuola Elementare. Questo edificio verrà sostituito con l’attuale, inaugurato il 18 settembre 1910, che tutti conoscono come l’Asilo di Moltrasio.
Scuola Primaria
L’edificio scolastico, inaugurato il 3 novembre 1929, è intitolato al “Generale Antonio Cantore”, ufficiale di carriera degli Alpini, insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il legame con la memoria ai caduti si ritrova anche nella realizzazione del viale delle Rimembranze in corrispondenza dell’edificio, e nell’apposizione, presso lo scalone principale, di una lapide marmorea.
Al piano terreno, trova sede il Corpo Musicale Moltrasio. Dal 1855, anno di fondazione, la banda accompagna le vicissitudini del suo paese, suonando alle processioni religiose e alle manifestazioni civili.
Chiesa di Sant’Agata
Opera dei “Maestri Comacini”, data il primo nucleo costruttivo nell’XI secolo. Nel periodo successivo si annoverano la costruzione della navata minore e la creazione del nuovo ingresso. La chiesa, dopo aver subito nel XVI secolo un graduale abbandono, viene utilizzata come “lazzaretto” durante le epidemie di peste del secolo successivo.
Nel 2006, il restauro degli affreschi, ha portato a significativi ritrovamenti, tra cui parte di un Cristo Pantocratore tra i santi Rocco e Antonio Abate, riconducibile al XVI secolo. È del 2016 il restauro del Cristo ligneo rinascimentale.
Villa Passalacqua
Il nucleo originario della villa si deve agli Odescalchi. La villa è acquistata nel 1756 dal conte Giovanni Battista Lucini Passalacqua, Decurione di Como. Il figlio Andrea ne affida il rifacimento all’architetto Felice Soave. Prendono così forma scalinate, giochi d’acqua e terrazzamenti a giardino sostenuti da una struttura di spazi e gallerie sotterranee. I successori Alessandro Lucini Passalacqua, grande umanista, e il figlio Giovanni Battista jr., collezionista d’arte orientale, arricchiscono il “Palazzo” di tesori.
Nel 2018 la villa è acquistata dall’imprenditore comasco Paolo de Santis.
Scala Santa
La rettilinea scalinata che collega via Besana con via Regina a lago, è comunemente detta Scala Santa per il suo ripido e faticoso percorso. Costruita interamente in pietra, presenta due diverse lavorazioni della superficie: l’una con pietre poste “di costa” e complanari, per facilitare lo scorrimento delle slitte che un tempo trasportavano pietre, legname e merci varie all’approdo a lago; l’altra, larga circa un terzo della sede, formata da bassi gradini costruiti sia a protezione dei pedoni, affinché non fossero travolti dal passaggio delle slitte, sia per rendere meno dura la risalita.
Punto panoramico
Uno dei numerosi punti panoramici a Moltrasio da cui si può ammirare uno scorcio sul primo bacino del Lago di Como e sui paesi limitrofi. In particolare, da questo punto sono visibili Palanzo, Lemna, Molina, Faggeto Lario, Torno, Villa Tanzi Taverna, Villa Roda Roccabruna, Blevio, Brunate e Como.