MOLTRASIO

PERCORSI TURISTICI
PANORAMICI
Placeholder image

Punto panoramico

Uno dei numerosi punti panoramici a Moltrasio da cui si può ammirare uno scorcio sul primo bacino del Lago di Como e sui paesi limitrofi. In particolare, da questo punto sono visibili Palanzo, Lemna, Molina, Faggeto Lario, Torno, Villa Tanzi Taverna, Villa Roda Roccabruna, Villa Taglioni, Villa Cademartori Mylius, Blevio, Brunate e Como.

foto

Cave di Pietra del Niasc

A Moltrasio erano in funzione 8 cave, tra cui la “Cava del Niasc”.
L’operazione di apertura della cava era definita da più fasi: lo scavo, l’estrazione della roccia in blocchi o in lastre e la lavorazione affidata agli scalpellini (detti “picapreda”). La pietra veniva poi trasportata a valle su pesanti slitte in legno dette “carei” (carrelli) che scivolavano lungo ripide strade di pietra appositamente realizzate. Tra gli utilizzi della pietra di Moltrasio, erano frequenti: muri, pavimentazioni interne ed esterne, coperture di tetti, cordoli, lastre per balconi e piani di tavoli, scale.

foto

Fontanella

Una delle 30 fontanelle con acqua potabile presenti sul territorio di Moltrasio. La costruzione delle prime fontanelle risale alla fine del XIX secolo, a seguito dell’inaugurazione dell’acquedotto comunale, con la principale funzione di portare acqua potabile nelle varie frazioni del paese. Venivano, inoltre, utilizzate per dissetarsi durante il cammino, soprattutto nelle giornate calde. Alcune fontanelle, negli ultimi anni, sono state restaurante grazie al contributo di Associazioni e privati.

foto

Microturbina e antico mulino

Negli anni venti la sorgente Vesporina non solo dava acqua all’acquedotto comunale, inaugurato nel 1888, ma azionava anche una turbina che alimentava l’illuminazione pubblica. Nel 2012 è stata installata una nuova micro-turbina da 25 kW che sfrutta il salto d’acqua di 160 m.
Nel 2013, all’interno dell’edificio che ospita la micro-turbina, è stato collocato un antico mulino, attivo un tempo in località “Rungia”, odierna via Durini. Il mulino, alimentato dalle acque del Pizzallo, funzionava già nel 1806 producendo farina di grano e di castagne. Era dotato di una mola per la spremitura delle olive.

foto

Cascata di Cam

Questo luogo, nascosto dalla vegetazione, apre alla vista della piccola cascata di Cam, le cui acque, scivolando aderenti alla pietra di Moltrasio, formano una placida pozza d’acqua prima di proseguire la corsa verso il lago. Poco sotto, un tempo, queste acque davano forza motrice ad un mulino, detto Mulino di Cam.

foto

Punto panoramico

Uno dei numerosi punti panoramici a Moltrasio da cui si può ammirare uno scorcio sul primo bacino del Lago di Como e sui paesi limitrofi. In particolare, da questo punto sono visibili Palanzo, Lemna, Molina, Faggeto Lario, Torno, Villa Pliniana e Villa Tanzi Taverna, Blevio e Brunate.

foto

Cappella di San Bernardo

La Cappella di San Bernardo è stata costruita presumibilmente tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Il restauro sia murario che pittorico del 2014, sovrainteso dall’Accademia di Belle Arti Aldo Galli, ha permesso l’individuazione di differenti momenti storici: il primo, di costruzione, della seconda metà del 1700; il secondo, di fine 1800, con il primo importante cambiamento estetico; il terzo, alla prima metà del 1900, con il secondo importante intervento di ripristino; l’ultimo, nel 2014, che corrisponde allo stato di conservazione in cui si trovava prima del restauro.

foto

Valletto

A Moltrasio, è molto frequente imbattersi in insenature rocciose, alvei di rivoli d’acqua. In questo punto, in particolare, si può scorgere parte del percorso del torrente Arbusél. Il torrente, chiamato così per le dimensioni ridotte della sua portata, scende verso il Borgo saltando tra fenditure rocciose e giardini di proprietà private, fino a mischiarsi con il torrente Pizzallo, poco prima di terminare la sua corsa nel lago.

foto

Fontanella

Una delle 30 fontanelle con acqua potabile presenti sul territorio di Moltrasio. La costruzione delle prime fontanelle risale alla fine del XIX secolo, a seguito dell’inaugurazione dell’acquedotto comunale, con la principale funzione di portare acqua potabile nelle varie frazioni del paese. Venivano, inoltre, utilizzate per dissetarsi durante il cammino, soprattutto nelle giornate calde. Alcune fontanelle, negli ultimi anni, sono state restaurante grazie al contributo di Associazioni e privati.

foto

Lavatoio di Proo

Il lavatoio prende il nome dalla località in cui si trova, detta, appunto “Proo”. Ideato dall’Ing. Antonio Zannini, il lavatoio fu costruito nel 1894 con l’intento di soddisfare la necessità di acqua corrente della frazione Tosnacco, in cui allora risiedevano circa 400 persone. Prima di allora, infatti, gli abitanti di quell’area dovevano scendere fino a lago a lavare i panni, percorrendo più di un chilometro. Oggi si può ancora visitare la costruzione originale con le vasche in pietra moltrasina.

foto

Fontane di Proo

Nella località di Proo, poco distante dal lavatoio, si possono ammirare le Fontane cosiddette di Proo. Di costruzione antecedente il lavatoio, le due vasche in pietra raccolgono ancora oggi l’acqua del torrente Orivo, proveniente dai monti sopra Moltrasio. In questa fontana è vietato dissetarsi, se non dal piccolo rubinetto segnalato da apposito cartello.

foto

Tosnacco

Denominata nei documenti del passato come Tosnago, Tosnac, Toxonaco o Tosenac, questa frazione è tra le più antiche di Moltrasio. Compongono l’antica frazione un gruppo di case così fortemente addensate che sembra concedano a stento l’accesso attraverso strette vie e scale. A fianco dell’abitato si snodano i terrazzamenti in pietra che costituiscono una componente importante del paesaggio moltrasino. Il loro sviluppo, con andamento parallelo alla sponda del lago, interessa il versante per tutta la sua lunghezza, dal confine con Cernobbio a quello con Urio. I terreni compresi in questi spazi, erano un tempo coltivati intensamente.

foto

Fontanella

Una delle 30 fontanelle con acqua potabile presenti sul territorio di Moltrasio. La costruzione delle prime fontanelle risale alla fine del XIX secolo, a seguito dell’inaugurazione dell’acquedotto comunale, con la principale funzione di portare acqua potabile nelle varie frazioni del paese. Venivano, inoltre, utilizzate per dissetarsi durante il cammino, soprattutto nelle giornate calde. Alcune fontanelle, negli ultimi anni, sono state restaurante grazie al contributo di Associazioni e privati.

foto

Punto panoramico

Uno dei numerosi punti panoramici a Moltrasio da cui si può ammirare uno scorcio sul primo bacino del Lago di Como e sui paesi limitrofi. In particolare, da questo punto sono visibili Palanzo, Lemna, Molina, Faggeto Lario, Torno, Villa Pliniana e Villa Tanzi Taverna, Blevio, Brunate e Como.

foto